Chi c'è in P.I.P.P.I.?
La struttura di governance del programma si basa sulla premessa secondo cui P.I.P.P.I.:
assume come visione di riferimento del fenomeno della negligenza familiare, l’ecologia dello sviluppo umano, quindi l’unitarietà dei bisogni di crescita di ogni bambino compreso nel suo mondo di relazioni;
propone un modello di analisi dei bisogni dei bambini unitario e coerente (il Mondo del Bambino) il quale esige il lavoro di un’équipe multidisciplinare che è, per questo, considerata risorsa maggiore del programma;
implica una forte integrazione fra i sistemi coinvolti nei progetti di protezione e tutela dei bambini, primi fra tutti il sistema dei servizi sociali, sanitari, educativi e della giustizia.
Il Programma ha portata nazionale e prevede il coinvolgimento operativo di Regioni, Province autonome e ambiti territoriali, di enti e amministrazioni diverse, e quindi si presenta come un ingranaggio complesso; necessita di una forte azione di sistema affinché i diversi enti e servizi implicati (in primis servizi sociali e educativi dei Comuni, servizi delle Aziende e dei Consorzi Sanitari, scuole, privato sociale) operino concretamente per trovare i meccanismi operativi di tale integrazione in modo da consentire il passaggio dalla frammentazione dell’intervento alla condivisione delle responsabilità.
La struttura del Modello Logico si fonda sul fatto che ogni Ambito che implementa il Programma costruisca le condizioni per meglio integrare le istituzioni, i servizi e le professioni che intervengono nelle situazioni di vulnerabilità familiare.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS):
responsabilità della governance complessiva del Programma
Gruppo Scientifico dell’Università di Padova (GS):
responsabilità tecnico-scientifica dell’implementazione del Programma
Regioni e Province Autonome:
responsabilità e coordinamento dell’implementazione del Programma
Ambito Territoriale (AT):
gestione operativa dell’implementazione del Programma
Equipe multidisciplinare (EM):
funzione operativa che garantisce qualità, continuità e correttezza ai processi di implementazione e all’utilizzo degli strumenti previsti; è quindi responsabile della realizzazione operativa del programma per tutta la sua durata. Nell'EM possono essere presenti diverse figure professionali che vengono di volta in volta definite a partire dalle necessità della famiglia, quali assistenti sociali, educatori, psicologi, neuropsichiatri infantili, pedagogisti, insegnanti, ecc..